Un gelato si può gustare ovunque (XIX sec.)
I venditori ambulanti di gelato nell’Ottocento invadono l’Europa e le Americhe. Si possono suddividere in tre tipologie: i gelatai che producono in qualche modo “cose fredde” e le rivendono; i gelatieri che iniziano ad aprire i propri locali e mandano i garzoni con i carrettini a cercare i clienti; i gelatieri che si organizzano in cooperativa, creano laboratori di gelateria e da questi si approvvigionano per portare i prodotti nelle strade delle città e dei paesi. Tutti gli ambulanti sono accomunati da un grido: “Gelati, gelati!”; in genere essi sono dotati di una trombetta o di una campanella e iniziano a percorrere le strade il 19 marzo di ogni anno salutando in questo modo l’arrivo della primavera.
Oggetti preziosi per presentare il gelato a tavola (XVIII e XIX sec.)
Il gelato o il sorbetto erano d’obbligo, tra il Settecento, l’Ottocento e fino all’inizio del Novecento, nei pranzi e durante le cene importanti. I menu dovevano contenere sorbetti dopo le entrées ed era obbligatorio servire il gelato, nei gusti più svariati, a fine pasto. Casate reali, nobiltà e la borghesia emergente ordinavano ai loro fornitori di porcellane servizi dedicati. I rinfrescatoi ne sono un esempio.