Il gelato è servito in bicchierini

Un contenitore per ogni occasione

Nei servizi da tavola importanti erano inclusi piatti, tazze e bicchieri per gelato realizzati in varie fogge e con materiali pregiati come il cristallo, argento, vetro finemente decorato o porcellana. Il gelato venduto per le strade era servito in bicchierini di vetro, senza manico, a volte con piedino e decisamente poco igienici. Nel 1926 a Londra ne fu vietata la somministrazione, mentre in altri Paesi proseguì fino a che furono introdotte le coppette paraffinate che rappresentarono un’ottima soluzione: erano igieniche, monouso, poco costose e si diffusero molto velocemente. Nei locali pubblici il problema igienico era meno sentito poiché la pulizia dei contenitori poteva essere effettuata; i bicchieri furono sostituiti gradualmente da coppe a bocca larga realizzate con diversi materiali; le preferite dalle gelaterie artigianali fino agli anni ’60-’70 del Novecento furono quelle in metallo perché potevano essere precedentemente raffreddate e mantenere il gelato a giusta temperatura per il servizio. Il “porzionatore” con manico di legno, affiancava la classica “paletta” in metallo: con questi strumenti il gelatiere riempiva di gelato o di sorbetto i contenitori.